El Escorial de la Segarra
Lo chiamano el escorial de la Segarra. Non è così gigante ne cosi piccolo. Il suo intorno, manifesta un grande stupore . Ma ciò che è prezioso è il suo contenuto; la Chiesa venne costruita tra il 1674 e il 1722, semplice e grandiosa, che colpisce profondamente le menti dei devoti e curiosi, quando, per la prima volta, attraversando i confini del recinto sacro. La chiesa ha un’unica navata coperta con volta a botte, è lunga 44 metri e 10,50 di larghezza ed è sormontato da una cupola elegante di 33 metri di altezza, ha 8 piccole cappelle laterali, sitúate a fascie della navata e riccamente decorato con pale d’altare del convento della Mercede di Lleida. Dichiarato monumento storico-artistico nazionale nel 1980, l’intero santuario di San Raimóndo Nonnato è completato dal chiostro che articola e armonizza la struttura del recinto. Ha 28 colonne di albero monolitico e base ionica e ha dimensioni di 36 per 35 metri. Al centro del chiostro spicca, per la sua bellezza, il pozzo, con base ottagonale con colonne toscane.
Portone Pricipale
L’ingresso principale del santuario è molto significativo perché è un chiaro esempio di barocco catalano. Si sottolinea il corpo inferiore, con quattro grandi colonne salamoniche, pietra in un unico pezzo, che fotogramma ogni due, sentieri, le cappelle accolgono le immagini di San Pietro Nolasco (sinistra) e Santa Maria del Soccorso o Cervello (destra) prima questi sono stati distrutti. Nella parte superiore della facciata, si può vedere l’immagine di Sant Ramon che incorniciava anche da due colonne tortili,che presiede l’intero gruppo. Nella parte centrale risale lo stemma dell’ordine della mercede.
Retablo dell’altare maggiore
Il retablo attuale risale al 1947, è stato costruito per riparare la perdita durante la guerra civile spagnola, del 1936. Di stile barocco del tempo, offre uno splendido aspetto della grandiosità monumentale. È presieduto dall’immagine di de Sant Ramón, rappresentato dall’abito bianco della Mercède, e sulla sinistra da San pietro pascasio. La parte superiore del corpo è presieduta da Santa María de cervelló che regge una barca, simbolo del suo patronato sui marinai. Incima al Retablo abbiamo il il volto del padre eterno, e una croce con la caratteristica di custodire tutti noi.
Els tres tombs (I tre giri)
La storia ci dice che, quando mori San Raimondo, ci fu una disputa tra gli abitanti di Cardona, e gli abitanti del villaggio di Portell (la sua città natale) e l’ordine dei Mercedari contestava la loro disputa. Tutti concordarono che il luogo in cui il santo doveva essere sepolto era deciso dal giudizio divino. Percio, misero il corpo di San Raimóndo su un mula cieca e lasciarono che il santo stesso decidesse dove volesse essere seppellito. È così che la mula andò all’eremo di San Nicola, dove fece tre giri prima di cadere morta. Questo è ciò che ha dato origine alla tradizione dei tre giri attorno al santuario il giorno della festa di San Raimondo (31 agosto), veicoli a motore o animali trainati